«De Maria nunquam satis» (San Bernardo, Sermo de nativitate Mariae)

Tantissime le “versioni” con cui, nei secoli, è stata “declinata” Maria, la ragazzina di Nazaret diventata mamma di Gesù.
I devoti l’hanno vista, raccontata, amata come una donna di casa che va a prendere l’acqua alla fontana del villaggio, come madre addolorata ai piedi della croce, come regina della famiglia che con il suo manto protegge genitori e figli… Ma anche come Madonna “miracolosa” a Lourdes, a Fatima, a Guadalupe, a Medjugorie… I cristiani di ogni tempo la pregano con le belle espressioni dell’“Ave, Maria” o con le litanie che, antiche di oltre 400 anni, la invocano come Madre di Dio, Madre Immacolata, Stella del mattino… o semplicemente, come madre dell’impossibile, donna bellissima, sorriso del mondo, vergine dell’aurora, donna dei nostri giorni… Sono le affettuose invocazioni dei suoi figli, fantasiose e allegre come la tavolozza utilizzata dal “pittore Dio” per creare la madre di suo Figlio e dei suoi fratelli e sorelle come siamo noi.
Appare di volta in volta negli affreschi e nelle tele con il volto bianco latte, nero ebano, olivastro, mulatto: gli stessi colori della pelle di chi l’ha voluta portare nella propria cultura per sentirla “una di noi”.
Davvero di «Maria nuquam satis», di Maria, “bella dentro e fuori”, non si dirà mai abbastanza, come non finisce mai di cantare e benedire la propria mamma.
C’è anche chi è andato al di là di questi “moduli” e con il suo pennello umoristico, intinto nel calamaio del suo cuore, ha pensato a Maria come la donna del sorriso. Con la delicatezza e la venerazione di un figlio, Roberto Benotti, in arte Robihood, l’ha disegnata in 50 vignette che la raccontano dall’inizio della creazione (un’“invenzione” ardita ma credibile) fino al nostro terribile quotidiano, con lei a bordo di un barcone di immigrati. Come a dire che, anche quando scende la notte e in questa “valle (o mare) di lacrime”) lei ascolta i nostri “SOS” e si rende presente come “aiuto” non solo dei “cristiani”, ma di tutti gli uomini e donne che rischiano di colare a picco per mancanza di amore e di vita. Una madre compagna di viaggio, ma anche coraggiosa, combattiva, forte capace di “sciogliere i nodi” difficili del nostro quotidiano. Una madre, come dice papa Francesco, che «ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, a essere liberi». E anche, perché no, felici. Felici come lei, “donna del sorriso”.

Valerio Bocci
Direttore editoriale ELLEDICI

“Donna, sé tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disianza vuol volar sanz’ali”
(Paradiso, canto XXIII)

Così cantava San Bernardo rivolto alla Vergine Maria secondo il poeta Dante. Nella mia vita ho scoperto la verità di questa lode. Maria è sempre stata mia compagna di viaggio nei momenti belli come in quelli brutti. Molte volte dimenticata, altre volte pregata con intensità, come una madre che non si dimentica mai del figlio, ha sempre accompagnato i miei passi.
Giovane, coraggiosissima donna, che ha accettato un progetto di salvezza contro ogni ragionevolezza. Piccola donna che ha affrontato l’incredulità, il giudizio pur di vedere realizzato il disegno di Dio. Donna semitica, dalla pelle scura, capace di dire SI e di diventare “Figlia del tuo figlio”. Il mio libro vuole essere un tributo e un ringraziamento a Lei. Vignette che ripercorrono la sua vita, i quattro dogmi mariani, tre tra le maggiori apparizioni mariane ed alcuni appellativi che la tradizione e la venerazione degli uomini le hanno attribuito.
E’ dedicato a tutte le madri e in particolar modo a mia madre Ancilla Maria a dieci anni dalla morte.

Buon sorriso a tutti
Robihood

Il libro UN ANNO STRAORDINARIO “Il giubileo spiegato ai ragazzi” è una nuova pubblicazione fatta con la Elledici in collaborazione con don Valter Rossi”
Presentazione di Don Rossi – libro “Un anno straordinario”